giovedì 2 maggio 2013

Ferrovie

Tutt'a un tratto - diceva, allargando le braccia come per scusarsi- il mondo che era rimasto fermo per quasi mezzo secolo si era rimesso in movimento: treni e piroscafi arrivavano dappertutto in poche ore, al massimo in  pochi giorni, e le attività umane erano diventate frenetiche.
                                             Sebastiano Vassalli, Cuore di pietra, Capitolo 3, Torino, Einaudi, 1996 Locomotiva
Locomotiva: (fr. locomotive; sp. locomotora; ted. Lokomotive; ingl. locomotive engine). - È la macchina più nota, con la quale nacque la trazione meccanica. Può considerarsi l'emblema del secolo XIX, dominato dal perfezionamento dei mezzi di trasporto.

I primi tentativi di locomozione meccanica si può dire che risalgano al 1769, quando N.-J. Cugnot riuscì a far camminare un carro munito di una primordiale macchina a vapore; ma vere locomotive si possono dire soltanto quelle costruite in Inghilterra nei primi dell'Ottocento. Anzi per trovare una macchina che meriti di essere considerata il prototipo della locomotiva moderna occorre portarsi al 1829. Fu in quell'anno che, a seguito di un concorso indetto dalla Ferrovia Liverpool-Manchester, G. Stephenson vinse il premio con la sua celebre "Rocket" (il razzo). Altro inventore, T. Hackworth, presentò allo stesso concorso una locomotiva nominata "Sans pareil" nella quale si nota una particolarità mancante alla macchina dello Stephenson: le ruote accoppiate mediante una biella. Questo piccolo espediente, decisivo per l'applicazione della locomotiva all'esercizio delle ferrovie con le sue diverse esigenze di velocità e di sforzo di trazione, permettendo in confronto alle macchine con ruote libere il trasporto di carichi maggiori, rappresentò, si può dire, l'inizio della specializzazione delle locomotive fra quelle per servizio viaggiatori e quelle per servizio merci: veloci, ma con limitato sforzo di trazione le prime; lente, ma capaci di grande sforzo le altre.

http://www.treccani.it/enciclopedia/locomotiva_(Enciclopedia-Italiana)/



La prima linea ferroviaria del mondo fu quella che connetteva le città di Liverpool e Manchester. Inaugurata nel 1830,  inizialmente era pensata come linea merci, ma presto divenne molto sfruttata per il trasporto di passeggeri.

In Italia la prima linea ferroviaria fu la Napoli-Portici, inaugurata il 3 ottobre 1939 dal re Federico II di Borbone su progetto della Società francese Bayard.
A partire dall'Unità d'Italia lo sviluppo della rete ferroviaria ebbe in quel periodo un impulso straordinario tanto che nei cinque anni successivi la strada ferrata in Italia raddoppiò la sua estensione raggiungendo circa i 5.000 km. Intanto le grandi opere andavano moltiplicandosi permettendo notevoli abbattimenti delle distanze e quindi dei tempi. Il primo esempio si ha con la solenne inaugrazione, il 17 settembre 1871, del traforo del Frejus da Bardonecchia a Modane al quale seguì, nel 1882, quello del Gottardo.
Nel 1875 risultano anche ultimate la Napoli-Foggia e le ferrovie delle Riviere Liguri portando a 7.464 i chilometri di ferrovie aperti al pubblico servizio.
Nel corso degli anni il materiale rotabile andò evolvendosi rapidamente con l'entrata in servizio di carrozze sempre più confortevoli ed inoltre ben presto si abbandonò la dipendenza dall'industria straniera nella costruzione delle locomotive. Nel 1854, infatti, fu presentata da parte dell'Ansaldo & C. di Genova la prima locomotiva interamente realizzata nei suoi stabilimenti. Si trattava della Sampierdarena, un prototipo della potenza di 417 HP e velocità di 65 km/h, che svolse servizio sulla Torino-Novara fino al 1900.
http://www.leferrovie.it/miaferrovia/

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