mercoledì 8 maggio 2013

Automobile

Le due automobili, dunque, l'automobile nera e l'automobile rossa, si insediarono nella casa sui bastioni con l'autorevolezza e la monumentalità delle macchine di quell'epoca.
                                              Sebastiano Vassalli, Cuore di pietra, Torino, Einaudi, 1996

Automobile: autoveicolo per il trasporto di un limitato numero di persone su strada.

Le più antiche intuizioni sulla possibilità di costruire veicoli stradali a trazione meccanica, cioè azionati da un motore installato a bordo e dotati di organi meccanici per trasmettere il movimento a una o più ruote (  R. Bacone, R. Valturio, Leonardo da Vinci), non poterono condurre a risultati concreti per mancanza di motori adatti. Dopo alcuni primi tentativi nel 17° sec. per la progettazione di motori utilizzanti la forza del vapor acqueo, solo la comparsa delle prime motrici a vapore a semplice effetto rese possibile a N. J. Cugnot, nel 1769, la costruzione di un veicolo semovente a tre ruote, applicate a un robusto telaio di legno. Le due ruote posteriori erano portanti e l’anteriore, orientabile, era azionata per mezzo di arpionismi da un motore a vapore a due cilindri verticali. Tuttavia, il veicolo presentava un grave inconveniente: esaurita l’acqua in caldaia, doveva rifornirsi e attendere che si stabilisse una pressione in caldaia sufficiente perché il vapore agisse nei cilindri.
Intanto,per merito di E. Lenoir in Francia nel 1860, nacque il motore a gas, alimentato in seguito da combustibile liquido (benzina, petrolio). Quindi il tedesco S. Marcus (1877) costruì il motore a scoppio a quattro tempi, che G. Daimler, nel 1880, perfezionò e adattò all’impiego automobilistico. Il veronese E. Bernardi, nello stesso anno, costruì un motore a benzina secondo il principio di Lenoir e, nel 1884, la prima automobile italiana, a triciclo. Daimler, nel 1887, costruì il primo motore a benzina leggero e veloce, dal funzionamento sicuro e dalla regolazione assai semplice: due anni dopo, ottenne un motore con due cilindri a V agenti su un unico albero, dotato di tubi a incandescenza di platino per l’accensione, di distribuzione a valvole, di carburatore a gorgoglio d’aria, di raffreddamento con circolazione di acqua mossa da una pompa e raffreddata in un radiatore. Tra il 19° e il 20° sec. iniziarono l’attività in campo automobilistico le principali industrie tuttora esistenti (Ford 1896, Renault 1896, Fiat 1899, Daimler-Benz 1900, Alfa 1906 ecc.).
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