giovedì 25 aprile 2013

Il signor Progresso

Io sono il signore del vostro tempo, chiamato Progresso. Sono io che faccio correre le vostre locomotive a duecento chilometri all'ora, e che vi permetto di volare, con i gas, sopra le montagne più alte del mondo! Sono io che metto in comunicazione con il telegrafo i paesi lontani, e che vi libero dalle febbri malariche!
                            Sebastiano Vassalli, Cuore di pietra, Capitolo 5, Torino, Einaudi, 1996

Il XIX secolo vede comparire, in Italia e nei Paesi più avanzati tecnologicamente, delle invenzioni sconvolgenti, non solo per i vantaggi che essi possono comportare sulla vita dell'uomo, ma anche per l'impatto che essi hanno sul modo di intendere gli stessi antichi concetti di tempo, spazio e limite: l'introduzione di mezzi di trasporto come le locomotive o di comunicazione come il telegrafo, accorciano le "distanze" e i "tempi" non solo fisici, iniziando quei processi di abbattimento di ogni confine spaziale e di instantaneità degli scambi di informazioni che ora si stanno compiendo del tutto.
Un'altra innovazione che compare e si diffonde in questo periodo è l'illuminazione pubblica: non si può trascurare l'influenza sui ritmi quotidiani e sulla scansione delle attività lavorative che la sua introduzione ha provocato.
Infine, e non meno importante, i progressi scientifici e della medicina hanno garantito nel corso del tempo una migliore aspettativa di vita e la vittoria su malattie che per secoli hanno afflitto l'umanità.


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