sabato 8 giugno 2013

Conclusione

L'obiettivo del percorso che ho intrapreso è, come ho spiegato nella presentazione,  quello di ripercorrere gli ultimi due secoli della nostra storia attraverso le invenzioni che hanno accompagnato questi anni, segnando in maniera irreversibile le vita dell'uomo, non soltanto nelle abitudini, ma nello stesso modo di pensare e comunicare.

 Pertanto, era indispensabile esordire presentando il vero protagonista, il signor Progresso, il vero responsabile della scalata inarrestabile dell'uomo verso la realizzazione di un sempre maggiore stato di benessere e innovazione che porterà l'umanità laddove è ancora impossibile aspettarsi.

Interessante è, peraltro, osservare come il termine progresso sia tradotto nelle principali lingue europee, evidenziando come in alcuni vocaboli siano rimaste certe antiche contaminazioni dovute a dominazioni straniere o semplicemente a prestiti linguistici.

Guida per questo viaggio nel tempo è stato il romanzo di Sebastiano Vassalli Cuore di pietra, il quale, nel narrare la storia della protagonista, la casa abitata dai personaggi che si susseguono nella vicenda,  annuncia via via la comparsa delle innovazioni di cui abbiamo parlato: l'illuminazione pubblica, la maccchina a vapore, le ferrovie, il telegrafo, il velocipede, l'automobile, la radio, il televisore, lo pneumatico. Inoltre è stato anche interessante cercare i brevetti originali di queste invenzioni.

Successivamente è stato curioso osservare come il progresso sia un elemento fondamentale, non solo della cultura tecnica e specialistica, ma anche di quella  d’evasione come arte, musica, cinema, poesia e di movimenti culturali più ampi, tra questi il Futurismo, che ne fece la propria bandiera  e mito, quasi un modello da inseguire, un idolo da venerare.

Non mancano nemmeno le riflessioni di grandi pensatori, per citarne alcuni, Blaise Pascal e Francesco Bacone, ai quali non poté passare inosservato un concetto così importante e cruciale per la società, sin dalla sua nascita.

Infine per concludere ho ritenuto divertente riassumere i principali concetti in un abbecedario, un sintetico elenco alfabetico dei termini più significativi che rimandano intuitivamente al concetto chiave di progresso.


Abbecedario

Automobile
Brevetto
Carbone
Dinamo
Evoluzione
Futurismo
Gas
High-technology
Illuminazione elettrica
Locomotiva
Macchina a vapore
Nucleare
Orologio
Pnumatico
Quantomeccanica
Radio
Stampa
Televisore
Ultrasuoni
Velocipede
Zoom

martedì 4 giugno 2013

Cosa scrissero i "grandi pensatori" sul progresso

Traendo spunto dal libro "Storia delle macchine" di Vittorio Marchis, (1994) è interessante prendere in considerazione le riflessioni di alcuni grandi personaggi sul progresso.

Non solo ogni uomo progredisce di giorno in giorno nelle scienze, ma tutti gli uomini compiono in esse un continuo progresso nella misura in cui l'universo invecchia.
B. Pascal, Oeuvres, Parigi, 1779

La gara ebbe inizio; Atlanta corse avanti; Ippomene, vedendosi lasciato indietro, non dimentico del sotterfugio, scaglio dinanzi agli occhi di Atlanta una delle mele d'oro; non in linea retta, però, ma di traverso, perché quella indugiasse e si allontanasse dalla via. La donna [...] corse dietro alla mela e si chino per raccoglierla.

F. Bacone, Della sapienza degli antichi, Londra, 1609


I due autori presentano una diversa concezione di progresso, fiduciosa è quella di Pascal, più cauta, invece, quella di Bacone, il quale esprime la preoccupazione verso i possibili utilizzi delle conoscenze, talvolta sfruttate a danno altrui. 

Nell'Encyclopédie Diderot e D'Alembert danno una definizione appena accennata del termine progresso: <<Si usa anche in senso figurato, e si dice 'fare progressi' rapidi in un'arte, in una scienza>>.
Eppure nel Discorso preliminare compare l'idea della necessità dell'approfondimento delle conoscenze come strumento necessario per lo sviluppo umano, in linea con il pensiero illuministico degli enciclopedisti.





domenica 26 maggio 2013

Inno a Satana

Un bello e orribile
mostro si sferra,
corre gli oceani,
corre la terra:                       172
corusco e fumido
come i vulcani,
i monti supera,
divora i piani,                      176
sorvola i baratri;
poi si nasconde
per antri incogniti
per vie profonde;                 180
ed esce; e indomito
di lido in lido
come di turbine
manda il suo grido,            184
come di turbine
l’alito spande
ei passa, o popoli,
Satana il grande;                188
passa benefico
di loco in loco
su l’infrenabile
carro del foco.                     192
Salute, o Satana,
o ribellione,
o forza vindice
della ragione!                      196
Sacri a te salgano
gl’incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
de’ sacerdoti.                       200

Giosue Carducci,  Inno a Satana, Bologna  1869

Ecco l'omaggio del grande poeta Giosue Carducci al simbolo del progresso nella sua epoca: il treno. Egli ne esalta le caratteristiche di violenza e di velocità: esso è bello e orribile allo stesso tempo, risponde ad un ideale estetico che non rimanda all'armonia ma, al contrario, all'antitesi di essa: la brutalità dell'innovazione che deturpa i paesaggi naturali con i rumori delle rotaie sui binari e il fumo che tutto avvolge e nasconde ogni possibile visione. E il riferimento a Satana si compie soprattutto nei frequenti vocaboli che si riferiscono al fuoco ( vulcani, carri del foco) che ben rendono l'idea di questa macchina inarrestabile che attraversa la natura incontaminata fino a quel momento.

Pneumatici

L'invenzione dell'automobile fu certamente favorita dalla comparsa della macchina a vapore, molto più leggera di quelle ad acqua e a carbone, fattore che permise di posizionarla su mezzi di trasporto.
Tuttavia non è da trascurare l'importanza dell'introduzione dello pneumatico nella diffusione di questa.

Lo scozzese John Boyd Dunlop è l'inventore del copertone pneumatico, da oltre un secolo utilizzato in molti mezzi di locomozione. Dunlop cercò di migliorare inizialmemente il comfort e le prestazioni delle ruote di bicicletta con l'intuizione di frapporre tra il cerchione della ruota e il terreno un copertone gonfiabile, che attutisse i piccoli urti che la ruota deve sopportare.
La sua invenzione, che ha rivoluzionato i trasporti rendendoli più sicuri e confortevoli, si basa su un'intuizione abbastanza semplice.
Era la fine del 19° secolo e i trasporti, dalla bicicletta ai primi mezzi a motore, erano in pieno sviluppo. Si dice che Dunlop percorrendo le strade irlandesi, allora non asfaltate e quindi dissestate, abbia avuto l'idea di migliorare le ruote di bicicletta, costituite al tempo da cerchi di materiale vario come legno o metalli o gomma piena, interponendo fra la strada e il cerchione un tubo cavo di gomma, gonfiato con aria. Realizzò così nel 1887 il primo pneumatico per il triciclo del figlio e brevettò la sua idea l'anno successivo.

http://www.treccani.it/enciclopedia/john-boyd-dunlop_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/

Brevetto telegrafo

giovedì 16 maggio 2013

Progresso nel cinema




Charlie Chaplin, Tempi moderni, (1936)

Termine "progresso"

progrèsso s. m. [dal lat. progressus -us, der. di progrĕdi «andare avanti, avanzare»; il significato della parola nel suo uso assololuto è derivato da quello che i termini corrispondenti in francese e in inglese hanno acquistato nel sec. 18°].
http://www.treccani.it/vocabolario/progresso/

Progresso (italiano)
Progrés (francese)
Progreso (spagnolo)
Progresso (portoghese)
Progres (rumeno)
(Weiter)entwicklung (tedesco)
Vooruitgang (olandese)
Headway (danese)
Headway (svedese)
Headway (norvegese)
Edistyminen (finlandese)
Angličtina (ceco)
Pokrok (slovacco)
Postep (polacco)
Прогрес (ucraino)
Прогресс (russo)
Napredak (croato)
Напредак (serbo)
Napredek (sloveno)
Πρόοδος (greco)
Përparim (albanese)
Напредък (bulgaro)
Напредокот (macedone)
Ilerleme (turco)

Possiamo osservare come la parola "progresso" sia tradotta in modi molto diversi nelle varie lingue europee, tranne i casi in cui le lingue appartengono allo stesso ceppo linguistico, in cui si constata che la traduzione è molto simile. In particolare l'origine latina del termine è rimasta nelle lingue romanze o fortemente influenzate dal latino come l'inglese.

http://temi.repubblica.it/UserFiles/limes/Image/Carte3/2010_4QSLingueEuropee800.jpg